Anche per il turismo c’è bisogno di volontà politica

Una ricerca sul “potenziale turistico di Alatri”, realizzata da una “non” esperta e offerta come contributo alla nostra discussione nell’assemblea del 10 giugno. Quello che l’indagine ha permesso di capire sull’assenza di un marketing territoriale efficace. Ma anche sulle potenzialità e la volontà di provarci di molti nostri concittadini. Presto la presentazione completa dello studio.

 

@CleliaDiPippo

La partecipazione di ognuno di noi è alla base del cambiamento del nostro paese e la stessa è stata il fondamento della mia ricerca sul potenziale turistico di Alatri, intitolata “Le Mura invisibili”, che presenteremo in modo più approfondito in un prossimo incontro.

Qualcuno di voi ricorderà i questionari che sono stati distribuiti l’anno scorso dal periodo pasquale fino ai primi di giugno, di cui vi fu anche una versione online curata dal dr. Angelo Astrei, rivolti a residenti e turisti e contenenti 15 domande atte a tracciare l’idea che abitanti e forestieri avessero su Alatri.

Ebbene, di tali questionari ne sono stati raccolti 228, di cui 78 da parte di residenti e 150 da parte di turisti.

Vista la quantità di dati raccolti, ho deciso di tabularli ed analizzarli, con l’aiuto della dr.ssa Gabriella Arcese, introducendomi in uno studio nuovo, apparentemente distaccato da quello che mi è proprio, ma sostanzialmente inglobandolo.

Cosa ha permesso di capire questa ricerca:

  1. il potenziale turistico di Alatri e del territorio circostante è enorme;
  2. lo stesso non viene valorizzato, per assenza di politiche di marketing territoriale volte alla promozione del territorio;
  3. c’è una forte volontà della collettività del paese di contribuire al cambiamento, comprovata dalle numerose associazioni presenti ad Alatri;
  4. detenere il “potere” di governare non significa possedere le “potenzialità “ umane per farlo.

Infatti, le potenzialità umane si sviluppano soltanto quando vi è una ferma volontà politica di sensibilizzare a determinati temi, tra cui appunto il turismo, ma non solo questo, e garantire una formazione adeguata ad affrontarli, per permettere lo sviluppo di coscienze e di professionalità atte ad unire aspetti di marketing ad aspetti etici, come il rispetto della persona umana e del territorio che ci circonda.

Questo processo di cambiamento, ampiamente considerato da organizzazioni mondiali come OMS, ONU, Organizzazione mondiale del turismo e da studi internazionali sull’impatto dell’ambiente nello sviluppo di alcune patologie come il diabete (il CCD, cities changing diabetes), troppo spesso non viene valutato dalle piccole realtà, come la nostra.

Non dobbiamo dimenticare che Roma non fu costruita in un giorno, ciò nonostante partendo dalla forte volontà dei singoli individui e dalla loro piena consapevolezza delle loro potenzialità e del territorio che li circonda, è possibile condurre le amministrazioni in un percorso di costruzione del paese che desideriamo, per il bene nostro e dei nostri figli.

Ciò impone, ovviamente, l’ascolto dei cittadini da parte degli amministratori e la loro attiva partecipazione nella vita politica del paese , chiedendone opinioni e collaborazioni.

Avere l’umiltà di riconoscere i propri limiti, consente di impegnarsi a migliorare se stessi, l’ambiente che ci circonda e la nostra qualità di vita.

Questo è stato ampiamente capito dai cittadini di Alatri, incluse le attività commerciali che, nell’intento di dare una scossa in ambito turistico, l’autunno scorso si sono unite nella rete d’impresa “Facciamo centro”.

 

 

 

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