@discorso in comune. com Si è tenuta nella mattinata di sabato 16 maggio la riunione della Commissione Affari Generali (presidente il consigliere Tonino Scaccia) richiesta dai consiglieri della minoranza per affrontare con urgenza due temi: – la disciplina degli spazi all’aperto per gli esercizi commerciali che vengono penalizzati dalle normative che impongono una riduzione dei posti interni ai diversi locali (primi fra tutti, ristoranti e bar, ma anche altre attività sottoposte alle stesse restrizioni); – le condizioni per la riapertura del mercato settimanale, nel rispetto delle misure di sicurezza e quindi con la possibilità di disporre le postazioni assegnate agli ambulanti e agli “spuntisti” in modo diverso dall’attuale. “Su questo punto non sono state presentate vere e proprie proposte dalla maggioranza, che nella gionata precedente aveva avuto un incontro con i diretti interessati e perciò la valutazione di #alatrincomune è rinviata a quando esisterà un piano da discutere, della cui urgenza non c’è nemmeno il bisogno di insistere. Sul punto riguardante la disciplina degli spazi all’aperto, il tecnico comunale Amerigo Brocco ha presentato una proposta attuativa delle disposizioni contenute nel decreto del governo del 13 maggio (al momento della riunione non ancora in Gazzetta Ufficiale).Ma anche”Alatri In Comune” ha presentato la sua.
In apertura di seduta, infatti, ho consegnato una proposta di “Alatri In Comune”, frutto dell’esame di analoghe proposte presentate in vari comuni italiani (in particolare ho utilizzato come riferimento la delibera del 15 amggio adottata dal Comune di Milano, naturalmente con una serie di adattamenti alla realtà della nostra città). Di seguito pubblichiamo nell’ordine la proposta di “Alatri In Comune” e lo studio dell’amministrazione illustrato da Brocco. Come si potrà vedere ci sono punti in comune ma anche soluzioni articolate diversamente, pur all’interno dello spirito costruttivo di trovare uan soluzione che dia un aiuto vero a tante attività che rischiano di restare irrimediabilmente compromesse se non si opera con tempestività. In una prossima seduta della Commissione verrà presentata dall’amministrazione una proposta conclusiva che – così ho chiesto – tenga conto di quanto prospettato dai consiglieri di minoranza intervenuti nel dibattito e contenute nel documento di “Alatri In Comune”. (Tarcisio Tarquini, 16 maggio 2020)
LA PROPOSTA DI “ALATRI IN COMUNE”
Attuazione di una disciplina speciale e transitoria, in vigore fino al 31 ottobre, che renda più rapido e semplice l’iter autorizzativo per gli esercenti che vogliano richiedere l’occupazione di suolo su piazze, strade, aree a verde, marciapiedi, aree dedicate alla sosta e zone pedonali.
In particolare, le richieste per la posa di tavolini, ombrelloni, pedane ed analoghe strutture di carattere temporaneo rimovibili connesse all’esercizio dell’attività di somministrazione di cibi e bevande in bar, ristoranti, locali di intrattenimento e simili, nonché delle altre attività commerciali, potranno essere presentate in via telematica e saranno istruite ed autorizzate dall’Amministrazione comunale entro 15 giorni.
L’ufficio urbanistico del Comune potrà indicare soluzioni alternative a quelle richieste dagli esercenti sempre con la finalità di rendere compatibile la richiesta con le esigenze urbanistiche e di decoro più generali della zona urbana interessata e, nel centro storico, del rispetto delle monumentalità.
Coerentemente con le previsioni del Decreto del Consiglio dei Ministri del 13 maggio, fino al 31 ottobre sarà sospeso il pagamento dell’occupazione di suolo (COSAP e TOSAP) sia per gli esercenti che richiedono la posa di strutture temporanee sia per quelli che dispongono di “dehors” permanenti.
Questi ultimi saranno esentati dal pagamento anche per i mesi di marzo, aprile e maggio.
Il canone dovuto per il 2020, dovuto per i mesi gennaio-marzo (a partire dal DPCM che ha disposto la chiusura degli esercizi) potrà essere pagato in 3 rate che saranno emesse con scadenze 15 ottobre-15 novembre- 15 dicembre 2020 oppure, per gli importi non soggetti a rateizzazione, in unica soluzione alla scadenza del 15 novembre.
Per favorire lo sviluppo di progetti in aree in cui siano presenti più attività commerciali che necessitino di spazi, l’Amministrazione potrà prevedere pedonalizzazioni temporanee e concedere la posa di tavoli anche non in prossimità dell’esercizio commerciale. L’assegnazione di nuovi spazi dovrà tenere conto sia delle concessioni esistenti che richiedono un ampliamento, sia delle nuove richieste, mantenendo un rapporto equilibrato. In linea di massa il criterio da seguire sarà quello di concedere uno spazio esterno equivalente a quello interno ridotto per le misure di distanziamento più il 50%, già previsto dal regolamento attuale, in modo che possa tendenzialmente determinarsi un’invarianza di offerta di posti rispetto agli attuali. Sarà possibile una gestione associata degli spazi aperti tra più esercizi.
Le occupazioni dovranno in ogni caso garantire il regolare transito dei mezzi di sicurezza e di soccorso, un passaggio per i pedoni di almeno 2 metri di ampiezza e la mobilità e il passaggio di persone con disabilità motoria e relativi accompagnatori.
Sarà possibile presentare richiesta anche per l’occupazione di spazi (a titolo di esempio: cortili, giardini, terrazzi, chiostri, botteghe) messi a disposizione da privati, e purché rispondenti o adattabili alle norme di sicurezza comunemente richieste). Ai privati verrà riconosciuto un incentivo corrispondente a una detrazione speciale su tasse comunali da loro dovute (da individuare con specifico atto amministrativo) per il periodo dell’occupazione fino al 31 ottobre 2020.
L’Amministrazione provvederà a specifici monitoraggi e controlli per verificare il rispetto delle autorizzazioni rilasciate e convocherà specifiche conferenze di Servizi che vedano la partecipazione e collaborazione delle organizzazioni di rappresentanza, anche quelle costituite solo di fatto e per lo scopo.
Relativamente all’autorizzazione per la posa di strutture temporanee sono quindi sospese almeno fino al 31 ottobre, fatto salvo successivo provvedimento del Consiglio Comunale di ulteriore proroga relativamente, all’emergenza sanitaria, le vigenti norme regolamentari in materia di occupazione di suolo pubblico, verde, municipi, arredo urbano, sotto-servizi connesse. Restando comunque ferme ed inderogabili tutte le disposizioni vigenti in ambito di sicurezza e incolumità pubblica afferenti la sicurezza stradale, l’ordine pubblico, il contenimento dell’inquinamento acustico e il divieto di assembramento, oltre che le norme per il normale svolgimento della raccolta differenziata.
Tarcisio Tarquini
Capogruppo Alatri In Comune
Alatri 16 maggio 2020
LE MODIFICHE AL REGOLAMENTO. LA RELAZIONE DI AMERIGO BROCCO, Responsabile del settore urbanistico del Comune.
Egregio Presidente, Gentilissimi convocati,
in merito all’Ordine del giorno dal quale si evince la convocazione del Settore 5° Edilizio Urbanistico, preciso che la competenza specifica del sottoscritto riguarda esclusivamente il punto n. 1 all’O.d.G.
Per quanto premesso, ai soli fini di assicurare il rispetto delle misure di distanziamento connesse all’emergenza da CoViD-19 e, sostegno delle imprese, voglio proporre di valutare e mettere a conoscenza quanto di seguito vengo a rappresentarVi:
- nel premettere che faccio riferimento al DL Rilancio (atto disponibile del 13.05.2020 ore 17:00) – al momento della scrittura della presente ancora non pubblicato in Gazzetta Ufficiale, quindi non ufficiale;
- la proposta di modifica del regolamento per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche con piano delle tipologie di arredo urbano degli spazi per pubblici esercizi commerciali e di servizio per il ristoro all’aperto (Dehors) – parte 1^ (Centro Storico e relativa Fascia di Rispetto) approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 91 del 20.12.2017 e parte 2^ (Intero territorio comunale) approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 57 del 17.07.2019 dovrà attenersi ed eventualmente recepire quanto contenuto nel Decreto Legge Rilancio, nello specifico l’art.187-bis (Sostegno delle imprese di pubblico esercizio);
- dovrà attenersi all’art. 187-bis comma 3 che cit: Ai soli fini di assicurare il rispetto delle misure di distanziamento connesse all’emergenza da COVID-19, e comunque non oltre il 31 ottobre 2020, la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, da parte dei soggetti di cui al comma 1, di strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purché funzionali all’attività di ristorazione, non è subordinata alle autorizzazioni di cui agli articoli 21 e 146 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
- dovrà attenersi all’art. 187-bis comma 4 che cit: Per la posa in opera delle strutture amovibili di cui al comma 3 è disapplicato il limite temporale di cui all’articolo 6 comma 1, lettera e-bis, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.
[D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 all’art. 6 (Attività edilizia libera) co. 1 lett. e-bis) cit: le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a novanta giorni, previa comunicazione di avvio lavori all’amministrazione comunale].
- dovrà attenersi all’art. 242 (Liberalizzazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi in relazione all’emergenza CoViD-19) del Decreto Legge Rilancio, comma 1 lettera g) che “dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 31 dicembre 2020” cit: gli interventi, anche edilizi, necessari ad assicurare l’ottemperanza alle misure di sicurezza prescritte per fare fronte all’emergenza sanitaria COVID-19 sono comunque ammessi, secondo quanto previsto dal presente articolo, anche in deroga ai regolamenti edilizi comunali e agli atti di pianificazione territoriale, nel rispetto dei vincoli. Gli interventi, consistenti in opere contingenti e temporanee destinate ad essere rimosse con la fine dello stato di emergenza, sono realizzati, anche in deroga alle autorizzazioni o atti di assenso comunque denominati eventualmente previsti, previa comunicazione di avvio dei lavori all’amministrazione comunale, corredata da una dichiarazione del soggetto interessato che, ai sensi dell’art. 47 del decreto del Presiedente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445, attesta che si tratta di opere necessarie all’ottemperanza alle misure di sicurezza prescritte per fare fronte all’ emergenza sanitaria COVID-19.
Si fa riferimento all’O.d.G. indicato al punto n. 1 chiarendo di condividere lo stesso nello spirito e nel contenuto.
Proporrei inoltre di valutare per quanto sopra rappresentato, sempre che il richiedente attesti che gli interventi sono necessari ad assicurare l’ottemperanza alle misure di sicurezza prescritte per fare fronte all’emergenza sanitaria COVID-19, da usufruire fino alla durata dell’emergenza sanitaria:
1) art. 1 (Indirizzo Generale e Normativa di riferimento) estenderei la possibilità di occupazione di spazi ed aree pubbliche anche con realizzazione dei dehors dalle attività di pubblico esercizio commerciale di somministrazione e di servizio per il ristoro a tutte le attività commerciali, produttive e impianti produttivi disciplinati dall’art. 1 lettere i) e j) del d.P.R. 07.09.2010, n. 160 a condizione che venga dichiarata e dimostrata la necessità di assicurare l’ottemperanza alle misure di sicurezza prescritte per fare fronte all’emergenza sanitaria COVID-19;
[Decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010 , n. 160 – articolo n. 1, lettere:
- i) «attività produttive»: le attività di produzione di beni e servizi, incluse le attività agricole, commerciali e artigianali, le attività turistiche e alberghiere, i servizi resi dalle banche e dagli intermediari finanziari e i servizi di telecomunicazioni, di cui alla lettera b), comma 3, dell’articolo 38 del decreto-legge;
- j) «impianti produttivi»: i fabbricati, gli impianti e altri luoghi in cui si svolgono tutte o parte delle fasi di produzione di beni e servizi;]
2) art. 5 (modalità di presentazione della domanda, adempimenti e procedure amministrative) – Modalità di rilascio dell’autorizzazione – ridurre i tempi di rilascio da 30 giorni a 10 giorni e le comunicazioni dei pareri da 10 giorni a 5 giorni, fatte salve le procedure del suddetto art. 242;
3) art. 8 (superfici autorizzabili) – aumentare la superficie di minimo garantito da mq. 20 a mq. 100 – togliendo la dicitura: non superiore al 50% della superficie di pubblico esercizio. per le attività con superficie maggiore a mq. 200 rimane la dicitura: non superiore al 50% della superficie di pubblico esercizio;
4) art. 10 (Caratteristiche tecniche, materiali, elementi di arredo)
– Tavoli e Sedie – per il Regolamento relativo al Centro Storico e relativa fascia di rispetto, eliminare le prescrizioni e caratteristiche tecniche e dei materiali riservati agli elementi di arredo. Inserire che i richiedenti potranno usare tavoli e sedie in possesso ed utilizzate all’interno dell’esercizio, sempre nel rispetto del decoro urbano.
– Elementi di Copertura – Per gli ombrelloni sempre relativamente al Regolamento relativo al Centro Storico e relativa fascia di rispetto, eliminare le prescrizioni e caratteristiche tecniche e dei materiali riservati agli elementi di arredo. Inserire che i richiedenti potranno usare tipologie di ombrelloni già in possesso, sempre nel rispetto del decoro urbano.
– Fioriere – per il Regolamento relativo al Centro Storico e relativa fascia di rispetto, eliminare le prescrizioni e caratteristiche tecniche e dei materiali riservati agli elementi di arredo. Inserire che i richiedenti potranno usare le fioriere per delimitare gli spazi in loro possesso rispettando la manutenzione delle stesse e del verde e del decoro urbano.
5) art. 6 (Criteri generali di collocazione)
Proporrei di togliere la dicitura: Non è consentito installare “dehors” o parti di esso se per raggiungerli dall’ingresso dell’esercizio cui sono annessi è necessario l’attraversamento di strade adibite al transito dei veicoli.
6) art. 5 (modalità di presentazione della domanda, adempimenti e procedure amministrative) – Tariffe – attenersi con quanto disposto dall’art. 187-bis comma 1, 2 e 5 del Decreto Legge Rilancio.
Resta inteso che la presenta riguarda la proposta di misure atte a superare Emergenza Sanitaria Epidemiologica al fine della prevenzione della trasmissione dell’infezione da SARS CoV 2 (Virus CoViD 19) e dalla necessità di assicurare l’ottemperanza alle misure di sicurezza previste e prescritte per fare fronte alla stessa emergenza.
Ritenendo di avere fornito giuste proposte all’Onorevole Commissione Consigliare, qualora necessitasse la presente può far parte del verbale della seduta del 16.05.2020.
Cordialmente Saluto.
Il Responsabile del settore
Geometra Amerigo Brocco