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La relazione dei tecnici comunali sullo stato della Luigi Ceci, sui lavori da effettuare, sulle ipotesi allo studio, sull’uso delle somme disponibili. Un quadro preoccupante che conferma che finora ci si è mossi a vista e che i tempi per il progetto e l’affidamento dei lavori si prolungherà oltre il termine imposto dalla legge e con il coseguente rischio che il finanziamento venga revocato. Ma le notizie più importanti e allarmanti riguardano lo stato attuale dell’edificio. Spunta, dai cassetti del comune, una indagine condotta nel 2007 che evidenzia tutta la precarietà dello stabile e addirittura la pericolosità statica del corpo B, quello della palestra, i cui pilasti poggiano non sul terreno ma sulle travi del soffitto soprastante. E’ un miracolo che non sia successo nulla. Lavori o non lavori, è evidente che nella Luigi Ceci di oggi non ci si possa stare un minuto di più.
Ecco la relazione, firmata dagli ingegneri Giampiero Sebastiani e Sara Palmigiani
OGGETTO: Decreto del Capo del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno del 6 Marzo 2019 – Intervento n. Ordine 3468 di cui agli Allegati 1 e 2, denominato: ‘Lavori adeguamento sismico mediante demolizione e ricostruzione scuola elementare Luigi Ceci’ – Richiesta di stanziamento fondi di bilancio e di sensibilizzazione organi istituzionali.
1 – Natura del finanziamento e cronoprogramma per l’affidamento dei lavori
Con Decreto del Capo del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno del 6 Marzo 2019, recante “Assegnazione del contributo a favore dei comuni – Anno 2019 – per la realizzazione di interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio”, l’intervento denominato: ‘lavori adeguamento sismico mediante demolizione e ricostruzione scuola elementare Luigi Ceci’ (cod. C.U.P. G58G18000040001) proposto da questo Comune per un importo di € 3.500.000,00 è stato ritenuto ammissibile.
Il medesimo Decreto Ministeriale dispone, all’Art. 3 Affidamento dei lavori e Monitoraggio degli interventi comma 1 quanto segue:
- Il comune beneficiario del contributo, individuato ai sensi dell’articolo 2, è tenuto ad affidare i lavori per la realizzazione delle opere pubbliche entro otto mesi decorrenti dalla data di emanazione del presente decreto. In caso di inosservanza del predetto termine, il contributo già trasferito è recuperato dal Ministero dell’interno, secondo le modalità di cui ai commi 128 e 129 dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, e non si procede all’erogazione della restante quota del contributo inizialmente attribuito.
L’intervento in oggetto è stato inserito nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2018/2020, approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 18 del 21/04/2018, avendo a disposizione le Verifiche Tecniche Sismiche di Livello 1 e di Livello 2 per gli edifici e le opere strategiche ai fini della protezione civile o rilevanti in caso di collasso a seguito di evento sismico unitamente al progetto simulato del cd. corpo B, redatto in data 12/06/2007 ed acquisito agli atti comunali in data 28/06/2007 con il prot. n. 30205. Relativamente all’immobile di che trattasi, le verifiche condotte hanno permesso di raggiungere un Livello di Conoscenza LC1 (cd. Livello di Conoscenza Limitata).
2 – Stato dei luoghi e descrizione dell’immobile
La Variante al Piano Regolatore Generale redatta per la Costruzione Nuovo Ospedale località San Quinziano e Chiappitto, approvata nel 1977 e graficizzata nella nuova Tavola n. 5 (data 20/02/1975 – titolo Piano Particolareggiato, con riferimento al Documento originale Tavola n. 16 del Piano Regolatore Borgia e Malusardi), individua l’area su cui insiste oggi la scuola elementare ‘Luigi Ceci’, distinta in Catasto al Foglio 38 mappale 451 come ‘Zona Residenziale – Sottozona RU Ristrutturazione Urbanistica (aree parzialmente edificate)’.
Il Piano Territoriale Paesistico Regionale (P.T.P.R.), adottato dalla Giunta Regionale con atti n. 556 del 25 Luglio 2007 e n. 1025 del 21 Dicembre 2007, alla Tavola B, individua l’area su cui insiste l’immobile in oggetto, come da vincolo ricognitivo di piano cod. cs_001, quale ‘insediamenti urbani storici e territori contermini compresi in una fascia della profondità di 150 metri (ex artt. 59 e 60 L.R. 38/99 L.R. 27/2001)’ ed, in particolare, ‘Aree urbanizzate del PTPR’.
Sono state avviate le consultazioni con la Soprintendenza per i Beni Culturali e Paesaggistici al fine di accertare l’esistenza di interesse artistico – culturale (ex art. 10 e art. 13 del Decreto legislativo 22/01/2004 n. 42 ‘Codice dei beni culturali e del paesaggio e s.m.i.’) dell’immobile in oggetto, costruito a partire dall’inizio degli anni ‘50.
Al complesso edilizio che ospita la Scuola primaria L. Ceci , per cui è prevista la realizzazione dell’intervento oggetto di finanziamento, si accede da Via del Calasanzio.
Esso, attualmente, ospita un numero di 15 classi (cui si aggiungono locali tecnici, palestra, uffici, laboratori, ecc) per un totale alunni iscritti pari a 330 ca.
La superficie totale è di circa 4.000 mq distribuita su più piani. La costruzione dell’intera struttura è stata avviata nel 1950 circa ed ultimata nel 1958. Essa consta di tre Corpi di Fabbrica (C.F.), accostati mediante giunto tecnico, segnatamente:
Rilievo strutturale
Dalla Relazione Tecnica di cui alle Verifiche condotte nel 2007 per un Livello di Conoscenza dell’immobile LC1 emergeva che:
‘[…]Dalla lettura dei risultati, confrontati con la situazione reale della struttura, i corpi A e C si possono considerare verificati in termini di dettagli costruttivi e disposizioni delle armature, mentre il corpo B risulta carente di armatura in particolare nella zona soprastante la palestra, in quanto esistono elementi strutturali vulnerabili, rappresentati dalle travi del primo impalcato (palestra), sulle quali gravitano i pilastri in falso dei due impalcati dei livelli soprastanti. Questa situazione strutturale, che dall’analisi di calcolo risulta non verificata per i soli carichi statici, pregiudica l’intera struttura che pertanto necessita di un intervento di adeguamento mirato ed immediato.
E’ stato effettuato il calcolo delle strutture dei corpi A e C con analisi dinamica non lineare (push over) sulla base del progetto simulato, ossia nelle condizioni reali in cui si trova la struttura.
Ne deriva che per ambedue i corpi (A e C) appena viene incrementata l’azione sismica, le strutture vanno in crisi per collasso flessionale e taglio, con i valori di PGAds e PGAco dell’ordine di 0.027, quindi molto bassi. […] Dalla lettura dei questi risultati ne deriva che anche i corpi A e C necessitano di interventi di adeguamento sismico che interessano sia le fondazioni che le parti strutturali in elevazione, travi e pilastri.
3 – Attività ed analisi propedeutiche in merito all’intervento da attuarsi
A partire dalla pubblicazione del Decreto di ammissione a finanziamento del 06/032019, il Comune di Alatri ha avviato le consultazioni e le attività, necessarie alla migliore definizione dell’intervento da attuarsi, conducendo un’analisi critica rispetto ad alcuni fattori. Se ne riporta, di seguito, una sintesi.
Dati di progetto
Con nota prot. n. 3560 del 30/05/2019, acquisita al Protocollo Generale dell’Ente in pari data con il numero 18016, l’Istituto Comprensivo Alatri 1° ha comunicato i seguenti dati:
Anno Scolastico 2018/2019 – Numero Totale Alunni iscritti: 332;
Anno Scolastico 2019/2020 – Numero Totale Alunni iscritti: 335;
Numero classi: 15.
L’Assessorato all’Istruzione, il Settore Manutenzioni del Comune e la Direzione Scolastica hanno elaborato, in via provvisoria, un piano di spostamento temporaneo delle attività scolastiche presso altre sedi a disposizione, garantendo il corretto svolgimento delle lezioni.
Ad oggi, infatti, è stata individuata, quale sede di possibile spostamento, il plesso della scuola secondaria di primo grado ex Dante Alighieri, sito in Via Alcide De Gasperi.
Approfondimento tecnico ed economico dell’intervento di totale demolizione e ricostruzione.
Il computo sommario della sola Demolizione (realizzata mediante mezzi meccanici) dell’intero immobile in oggetto, calcolata come vuoto per pieno, comprensiva del trasporto a discarica dei materiali, del tiro in alto e calo in basso degli stessi (al netto degli oneri per la sicurezza, delle opere provvisionali quali ponteggi e protezioni, dei movimenti terra e degli allestimenti dell’area di cantiere) restituisce, quale primo costo, un importo pari a 400.000,00 Euro a fronte di un importo lavori fissato da Quadro Tecnico Economico ad Euro 2.860.000,00.
Le operazioni di demolizione, così come disciplinato dal D. Lgs 81/2008 al Titolo IV, CAPO II -Sezione VIII, devono essere corredate da specifico Piano delle Demolizioni poiché, le stesse, andrebbero ad essere realizzate in un contesto urbano denso e comporterebbero la modifica e/o l’interdizione parziale della viabilità, il necessario ricorso a specifici dispositivi di mitigazione per le polveri e per i rumori, al sezionamento e/o alla risoluzione di interferenze con le opere di urbanizzazione primaria.
La costruzione ex novo di una scuola elementare per n. 335 alunni, secondo quanto disposto dal D.M. 18/12/1975 Tabella 6: Standard di Superficie: Scuola Elementare, composta da aule didattiche, da aule speciali per attività integrative e parascolastiche, da spazi adibiti a mensa e relativi servizi, biblioteca insegnanti, palestra, uffici, connettivo e servizi igienici dovrebbe avere una superficie minima di 2.176 mq.
La stima del costo parametrico potrebbe essere riferita alle seguenti tipologie di lavorazioni:
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Detto costo parametrico, all’esito di una analisi comparativa tra più costi parametrici per la realizzazione di edilizia scolastica presi a riferimento da vari Enti per la realizzazione di opere affini, può essere fissato ad Euro 1.400/mq, per un totale minimo di importo lavori stimato pari ad Euro 3.155.200,00.
Si evidenzia, ad ogni buon fine, che l’area su cui insiste attualmente l’immobile, distinta in Catasto al Foglio 38 mappale 451, ha una superficie di circa 3.420 m2 ed, ai sensi di quanto previsto dal D.M. 18/12/1975 – Tabella 2 Ampiezza minima dell’area necessaria alla costruzione di un edificio scolastico per tipi di scuola e per numero di classi, su detta superficie, sarebbe possibile realizzare ex novo una scuola elementare composta da n. 7 classi.
Valutazione della possibile delocalizzazione.
Preso atto delle verifiche di cui al precedente paragrafo, su indirizzo di carattere politico sono state verificate alcune possibilità di delocalizzazione dell’immobile presso altra area.
Al fine di formalizzare detto indirizzo, in data 03/06/2019 con prot. n. 18223, è stata depositata Proposta di Deliberazione di Giunta Comunale, avente ad oggetto ‘Decreto del Capo del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno del 6 marzo 2019 – Atto di indirizzo per l’intervento denominato ‘lavori adeguamento sismico mediante demolizione e ricostruzione scuola elementare Luigi Ceci’.
Nelle more della valutazione ed approvazione di detta proposta da parte dell’Organo esecutivo ed, all’esito di un incontro tenutosi presso il Ministero dell’interno in data 12/06/2019, con nota prot. n. 19568 del 12/06/2019 il Responsabile Unico del Procedimento ha inoltrato al Ministero Dell’Interno – Dott. Zottola, nota, avente ad oggetto ‘Assegnazione contributo anno 2019 per intervenni riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici del territorio. Richiesta chiarimento. CUP: G58G18000040001 Scuola elementare Luigi Ceci’, a mezzo della quale, si chiedeva ‘[…] se è eventualmente possibile utilizzare la cifra finanziata per la messa in sicurezza della scuola elementare Luigi Ceci prevedendo la costruzione di un nuovo edificio in un luogo più adatto o in alternativa intervenire su un’altra struttura più adeguabile entrambe site nelle immediate vicinanze di quella esistente.[…]’ .
Valutazione della fattibilità di un progetto di adeguamento sismico.
La proposta di Deliberazione di Giunta Comunale depositata in data 03/06/2019, all’esito delle valutazioni condotte dal medesimo Organo esecutivo, è stata superata mediante Deliberazione di Giunta Comunale n. 109 del 19/07/2019 pubblicata in data 26/07/2019, a mezzo della quale, è stato dato mandato al Responsabile Unico del Procedimento – Ing. Sebastiani di verificare la fattibilità di un adeguamento sismico della struttura (con demolizione e ricostruzione parziale, ove necessaria), previa informativa da rendersi al Ministero.
Tale scelta discende dalla ravvisata esigenza politico-amministrativa ‘di mantenere il polo scolastico laddove lo stesso oggi sorge, evitando, se possibile, la demolizione e ricostruzione totale dello stesso, ma valutando la possibilità di un adeguamento sismico che mantenga inalterata, nella forma e nell’aspetto, la struttura’.
Con riferimento alla tipologia di intervento, ad oggi proposta, si rappresenta che la valutazione della sicurezza ed il progetto degli interventi su edifici esistenti sono normalmente affetti da un grado di incertezza diverso, ma non necessariamente maggiore di quello degli edifici di nuova progettazione.
L’esistenza di fatto della struttura comporta la possibilità di determinare le effettive caratteristiche meccaniche dei materiali e delle diverse parti strutturali, che possono avere anche notevole variabilità, nell’ambito della stessa struttura, e non possono essere imposte come dati progettuali da conseguire in fase costruttiva, come avviene per una nuova costruzione.
Le modalità di verifica delle costruzioni nuove sono basate sull’uso di coefficienti di sicurezza parziali da applicare alle azioni e alle caratteristiche meccaniche dei materiali, concepiti e calibrati per tener conto dell’intero processo che va dalla progettazione, con imposizione di dati progettuali su azioni e materiali, alla concreta realizzazione, con l’obiettivo di realizzare, attraverso processi di produzione controllati, una costruzione fedele, per quanto possibile, al progetto.
Nelle costruzioni esistenti, invece, è cruciale la conoscenza della struttura (geometria e dettagli costruttivi) e dei materiali che la costituiscono (calcestruzzo, acciaio, mattoni, malta). Nella definizione dei modelli strutturali, quindi, si deve tener conto che:
- la geometria e i dettagli costruttivi sono definiti e la loro conoscenza dipende solo dalla documentazione disponibile e dal livello di approfondimento delle indagini conoscitive;
- la conoscenza delle proprietà meccaniche dei materiali non risente delle incertezze legate alla produzione e posa in opera, ma solo della omogeneità dei materiali stessi all’interno della costruzione, del livello di approfondimento delle indagini conoscitive e dell’affidabilità delle stesse;
- i carichi permanenti sono definiti e la loro conoscenza dipende dal livello di approfondimento delle indagini conoscitive.
Per tutte le considerazioni brevemente esposte, la normativa introduce un’altra categoria di fattori di sicurezza, i cosiddetti ‘Fattori di Confidenza’, strettamente legati al livello di conoscenza conseguito nelle indagini conoscitive, che vanno preliminarmente a ridurre i valori medi di resistenza dei materiali della struttura esistente, per ricavare i valori da adottare, nel progetto o nella verifica. Anche la scelta dei metodi di analisi e di verifica viene calibrata in funzione della completezza ed affidabilità dell’informazione disponibile.
La valutazione della sicurezza e la progettazione degli interventi sulle strutture esistenti della scuola deve tener conto dei seguenti aspetti:
- costruzione che riflette lo stato delle conoscenze al tempo della sua realizzazione;
- valutazione di eventuali difetti di impostazione e di realizzazione;
- costruzione eventualmente soggetta ad azioni, anche eccezionali, i cui effetti non siano completamente manifesti;
- strutture che presentano degrado e/o modificazioni significative rispetto alla situazione originaria.
Alla luce di quanto appena esposto, risulta indispensabile integrare e/o aggiornare le verifiche condotte sulll’immobile nel 2007, al fine di incrementare la conoscenza dello stesso almeno ad un Livello 2 (cd. Livello di Conoscenza Adeguata).
4 – Avvio della progettazione e nuovo cronoprogramma
Stanti gli indirizzi pervenuti in data 26/07/2019, è stata consultata la Stazione Unica Appaltante della Provincia di Frosinone, con la quale, il Comune di Alatri ha sottoscritto in data 29/11/2017 la cosiddetta ‘Convenzione disciplinante la Stazione Unica Appaltante della Provincia di Frosinone per i lavori e le forniture di beni e servizi’.
Dalla Determinazione del corrispettivo a base di gara per l’affidamento dei contratti pubblici di servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria (D.M. 17/06/2016), avente ad oggetto l’incarico per la sola progettazione definitiva per il progetto di adeguamento sismico della scuola Luigi Ceci redatta dal Responsabile Unico del Procedimento in data 25/07/2019 risulta che l’importo da porre a base di gara è pari ad euro 110.507,42.
Per essere di importo pari o superiore ad euro 40.000,00 ed inferiore ad Euro 221.000,00 (soglia comunitaria ex art. 35 per gli appalti pubblici di forniture, di servizi, come fissata dal Regolamento Commissione Europea n. 2366/ 2017 ) l’affidamento dell’incarico di progettazione definitiva dovrà avvenire ex art. 36 lett. b del D. Lgs. 50/2016 e s.m.i., ossia mediante affidamento diretto, previa valutazione di tre preventivi, ove esistenti, per i lavori, e, per i servizi e le forniture, di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti.
All’esito della Progettazione sarà, pertanto, possibile stimare dettagliatamente le spese che il Comune di Alatri dovrà effettivamente sostenere, rispetto agli interventi di adeguamento che si renderanno necessari.
Fermo il Quadro Tecnico Economico, ad oggi elaborato, il quale prevede un importo lavori (al netto delle spese e delle somme a disposizione della Committenza) pari ad Euro 2.680.000,00, si deduce che il cronoprogramma dovrà, necessariamente, sostanziarsi come segue:
Fase di Lavorazione | Tempo stimato per lo svolgimento
(giorni) |
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30/40 |
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60/90 (*) |
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40 |
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90 |
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60/90 (*) |
Totale stimato | 280/350 |
(*) Lo scarto nelle tempistiche riportate per l’espletamento delle procedure di gara tiene conto di eventuali istanze di chiarimento e/o di sopralluogo in situ. Non sono, invece, presi in considerazione i tempi necessari per eventuali ricorsi o contenziosi. |
5 – Conclusioni
- Tenuto conto dello stato della progettazione all’epoca della richiesta del finanziamento, Settembre 2018, come descritto nella presente Relazione nonché della Deliberazione della Giunta Comunale n. 119 del 19 luglio 2019 ed in particolare di quanto disposto al punto 4 del dispositivo ove si da “mandato al Responsabile Unico del Procedimento Ing. Sebastiani Gianpiero di porre in essere tutte le verifiche necessarie alla valutazione di un possibile adeguamento sismico dell’immobile di che trattasi e di avviare, tempestivamente, tutte le procedure necessarie all’espletamento delle attività di progettazione (preliminare/fattibilità tecnico – economica, definitiva ed esecutiva), previo aggiornamento, se necessario per le sopravvenute normative in materia, delle verifiche sismiche già condotte nel 2007” si richiede urgente variazione al bilancio di previsione 2019-2021, esercizio 2019, per l’importo di € 18.105,49 (giusta schema di parcella per incarico professionale redatto in data 30/07/2019) al fine di poter procedere, celermente, all’affidamento dell’incarico tecnico di aggiornamento delle verifiche sismiche e della simulazione di progetto redatti nel 2007, portando il livello di conoscenza dell’immobile ad LC2 (a fronte del livello LC1, ad oggi, disponibile), tali spese, riconducibili all’articolo 21, comma 5 del D. Lgs. n. 50/2016, costituiscono un aggiornamento del progetto di fattibilità tecnica ed economica che consentirà di individuare, tra le soluzioni prospettate, quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività, e vanno, pertanto, contabilizzate ai sensi di quanto previsto dal D.M. 1 marzo 2019 che dispone che “La spesa riguardante il livello minimo di progettazione richiesto ai fini dell’inserimento di un intervento nel programma triennale dei lavori pubblici, è registrata nel bilancio di previsione prima dello stanziamento riguardante l’opera cui la progettazione si riferisce”.
A tal fine si evidenzia che l’art. 1, comma 460 della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 dispone che “A decorrere dal 1° gennaio 2018, i proventi dei titoli abilitativi edilizi e delle sanzioni previste dal testo unico di cui al D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, sono destinati esclusivamente e senza vincoli temporali alla realizzazione e alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici e nelle periferie degradate, a interventi di riuso e di rigenerazione, a interventi di demolizione di costruzioni abusive, all’acquisizione e alla realizzazione di aree verdi destinate a uso pubblico, a interventi di tutela e riqualificazione dell’ambiente e del paesaggio, anche ai fini della prevenzione e della mitigazione del rischio idrogeologico e sismico e della tutela e riqualificazione del patrimonio rurale pubblico, nonché a interventi volti a favorire l’insediamento di attività di agricoltura nell’ambito urbano e a spese di progettazione per opere pubbliche.”.
- Si rileva, altresì, che, facendo seguito alle difficoltà segnalate da alcuni enti beneficiari del contributo ex comma 853 Legge di Bilancio 2018 in merito alle procedure di affidamento dei lavori ed anche in relazione ai vincoli cui spesso sono sottoposti gli edifici oggetto di intervento, il legislatore in sede di conversione del D.L. 32/2019 ha introdotto l’articolo 4 bis che inserisce, a sua volta, il comma 859 bis all’art. 1 della L. 205/2017, allo scopo di consentire ai Comuni di portare a termine gli interventi di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, in relazione ai contributi per investimenti, loro concessi, nel 2018.
Le modifiche proposte, che stabiliscono eccezioni alle modalità di recupero del contributo concesso, mirano a consentire ai predetti comuni beneficiari di portare a compimento le opere previste.
Il richiamato comma 859 bis stabilisce, infatti, che, per i contributi assegnati per l’anno 2018 (giusta Decreto Interministeriale del 13 Aprile 2018), il recupero non venga applicato nei confronti dei comuni che hanno posto in essere, nei termini previsti dal comma 857 (8 mesi dalla pubblicazione del D.M.), le attività preliminari all’affidamento dei lavori, rilevabili attraverso il sistema di monitoraggio delle opere pubbliche, a condizione che, l’affidamento avvenga entro il 31 Dicembre 2019.
Alla luce di quanto sopra esposto appare evidente che le difficoltà che si riassumono di seguito, non sono dissimili da quelle che hanno indotto il legislatore ad intervenire nel mese di Giugno nell’ambito della legge di conversione del D.L. n. 32/2019:
- al netto delle analisi propedeutiche che inevitabilmente e necessariamente questo Ente, per parte tecnica, per parte politica e per parte pubblica ha dovuto condurre, tutta la procedura, finalizzata all’affidamento dei lavori coprirebbe un arco temporale che va dai 280 ai 350 giorni;
- stante quanto previsto dall’art. 3 comma 1 del richiamato D.M. 06/03/2019, nel caso di mancato rispetto dei termini temporali, le somme, eventualmente, erogate, saranno recuperate. Questo Ente, ad oggi, non è in grado di sostenere le spese di carattere tecnico, avvalendosi di altre fonti, vedendo, pertanto, invalidata, da detta scadenza fissata al 05/11/2019, la certezza e la copertura finanziaria di ogni possibile azione.
Tenuto conto delle tempistiche sopra evidenziate si ritiene, pertanto, necessario che l’Amministrazione Comunale intraprenda un percorso di sensibilizzazione degli organi istituzionali preposti, anche per il tramite dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, al fine di provvedere ad una modifica normativa che, in considerazione delle difficoltà tecniche, già note al legislatore, provveda, in maniera similare a quanto disposto dal comma 859 bis introdotto all’articolo 1 della Legge n. 205/2017, ad adeguare le procedure di recupero dei contributi assegnati per gli Enti beneficiari dei contributi ex comma 853 per l’anno 2019, giusta Decreto Interdipartimentale 6 Marzo 2019.
Il Responsabile Del Settore Manutenzioni e R.U.P.
Ing. Gianpiero Sebastiani |
Il Responsabile Del Settore Lavori Pubblici
Ing. Sara Palmigiani |