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Rischia di aprire una controversia con gli architetti il bando di concorso del comune di Alatri per reclutare un “Funzionario tecnico-ingegnere a tempo pieno e indeterminato”. L’esclusione, infatti, dei laureati in architettura, per un ruolo che essi possono ricoprire a norma di legge, viene contestata dagli interessati che ricordano come l’istituzione della classe di laurea LM 4 (a seguito del recepimento della Direttiva  85/384/CEE) abbia equiparato la valenza delle due professioni.

Lo dice il nome stesso della laurea: “Architettura e ingegneria-edile architettura”, che individua un campo professionale aperto sia agli architetti sia agli ingegneri (vedi http://www.uniroma1.it/segrstudenti/esamidistato/professioni/architetto)

Questo dal punto di vista generale. Nel concreto del comune di Alatri – osservano ancora i professionisti che hanno segnalato il caso a discorsoincomune – l’esclusione non è motivata neppure dalla tipologia delle opere che il funzionario tecnico-ingegnere dovrebbe affrontare nella sua attività. Essa, perciò, oltre ad apparire indebita suscita interrogativi sulla complessiva linearità dell’atto assunto, contrastando con il solo obiettivo che l’amministrazione dovrebbe perseguire, quello di garantirsi, per il bene della città e dei cittadini, le prestazioni di un professionista altamente qualificato, non importa se architetto o ingegnere.

Discorsoincomune ritiene che la denuncia meriti un chiarimento: urgente, dal momento che il bando scade il prossimo 19 novembre. Se ci si è sbagliati e si è agito in buona fede insomma, c’è ancora il  tempo per correggersi.