@GiulioRossi
Se l’ASL di Frosinone venisse commissariata, non sarebbe la prima volta. Ma, questa volta, le opinioni sul provvedimento si dividono. Da una parte ci sono coloro che, temendo un possibile ricorso al TAR della Mastrobuono, ritengono giusto che la Regione Lazio nomini un commissario che potrebbe tranquillamente ricoprire in un secondo tempo la carica di Direttore Generale. Dall’altra, di parere contrario, sono tutti quelli che temono che il provvedimento possa essere assunto in relazione al ventilato accorpamento delle Aziende di Frosinone e Latina. Unanime sembra essere invece la convinzione che, qualunque sia la scelta, l’atto aziendale approvato la scorsa primavera non verrà assolutamente modificato.
Vediamo allora cosa esso prevede per l’ospedale di Alatri. Il provvedimento più importante è la creazione di un presidio ospedaliero unificato Frosinone-Alatri con 439 posti letto. Il primo effetto purtroppo è la perdita di una direzione sanitaria autonoma. In ogni caso 120 sono i posti letto (P.L.) stabiliti per la struttura di Alatri dove è previsto l’ampliamento della Medicina Generale con 38 P.L., la conservazione della Lungodegenza con 15 P.L. e la costituzione di un’area funzionale omogenea chirurgica dotata di 10 P.L. ordinar i e 10 P.L. a ciclo breve (week surgery) per le patologie chirurgiche ed ortopediche, ulteriormente incrementata di 16 P.L. di day surgery multidisciplinare.
A supporto dell’attività chirurgica saranno resi disponibili 6 P.L. di terapia sub-intensiva e sembra che siano già disponibili apparecchiature persino migliori di quelle che venivano utilizzate dalla vecchia rianimazione. Si intende in questo modo assegnare al presidio ospedaliero di Frosinone la gestione di patologie di maggiore complessità, mentre ad Alatri verrebbero trattate quelle di complessità medio-bassa.
Un reparto completamente nuovo dovrà essere quello di degenza infermieristica con 20 posti letto dedicati ai pazienti che hanno superato la fase acuta della malattia ed alle persone affette da patologie cronico-degenerative. Concorrono infine alla quantificazione complessiva 5 posti letto (2 di OBI e 3 di osservazione temporanea) che verranno attivati nel pronto soccorso. Mentre sembra essere tramontato il trasferimento del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura con 15 posti letto da Frosinone ad Alatri, resta aperta la possibilità dell’istituzione di un non meglio identificato servizio di Fisiatria. Il laboratorio di analisi cliniche verrà fatalmente ridimensionato per effetto della riorganizzazione della rete regionale delineata da un decreto del Commissario ad acta e dell’accorpamento funzionale dei due ospedali di Frosinone ed Alatri.
Un discorso a parte meritano la casa della maternità, o del parto che dir si voglia, e la pediatria. Il problema apparentemente insormontabile, almeno in questo momento, è proprio quello di mettere in pratica quanto è stato previsto, purtroppo soltanto in teoria, nell’atto aziendale a causa della grave carenza di risorse umane soprattutto mediche, infermieristiche ed ausiliarie. Sono in corso all’interno dell’ospedale lavori di ammodernamento della struttura che hanno mascherato fino ad oggi il problema, costituendo una facile giustificazione per la mancata attivazione dei nuovi servizi e per l’ampliamento di reparti come la medicina che ha sempre lavorato sul numero di posti letto (38) previsto dall’atto aziendale ma con i cosiddetti appoggi, ovvero con la collocazione temporanea dei pazienti in altri reparti, in passato l’O.R.L e l’ortopedia, oggi la lungodegenza.
Un dato certo è che non si possono chiedere più sacrifici al personale con turni prolungati e stressanti, tra l’altro oggi nemmeno remunerati visto il blocco degli straordinari deciso dalla direzione strategica per contenere la spesa. Per una migliore comprensione è opportuno indicare come riferimento la media dei ricoveri dello scorso mese di settembre che è stata di poco superiore ai 60 posti letto.