Un Comune smart per un nuovo sviluppo territoriale

di @SilvioCampoli

La crisi degli Enti Locali, in gran parte dovuta ai notevoli tagli dei trasferimenti statali, deve spingere le amministrazioni a trasformarsi in aziende erogatrici di servizi per i cittadini, imprese e lavoratori in modo da essere agenti di sviluppo territoriale. Occorre perciò abbandonare, in fretta, modi di essere tipici della cultura comunale e allargare le proprie visuali anche guardando alle esperienze lontane da noi.

Oggi è impensabile che un Comune possa elaborare le proprie strategie, un suo progetto di sviluppo territoriale senza tener presente che esiste un problema di relazioni con i Comuni vicini, con la Regione, con lo Stato Italiano e, non ultimo, con il resto dell’Europa. Essere privi di questa rete di rapporti, rischia di spingere fuori dalle linee di sviluppo territoriale, perché esse sono sempre più centrali nella programmazione della Comunità Europea e incentivano Governo e Regione ad elaborare solo programmi di intervento con approcci integrati a livello locale, i soli in grado di fornire risposte adeguate al perdurare delle situazioni di crisi e di promuovere lo sviluppo equilibrato e sostenibile del territorio.

Può il Comune di Alatri estraniarsi da tutto questo, magari aspettando invano interventi dall’alto e condannandosi ad essere, se va bene, dormitorio per altri comuni?

Non è il caso invece di muoversi da subito nell’analisi e programmazione del futuro, magari intercettando progettualità da smart-city?

Il dover allargare la propria visuale, la necessità di confrontarsi di continuo con esperienze diverse rappresenta un importante contributo per la crescita della struttura comunale, degli Amministratori e dell’intera comunità.

E’ necessaria, quindi, un’attenta riflessione e valutazione sui punti di forza economici e di debolezza presenti nel territorio comunale, per poter individuare linee di sviluppo economico in grado di rispondere alla sempre più pressante domanda di lavoro e di funzionalità della macchina comunale, per supportare il sistema di imprese, essendo consapevoli che le piccole e piccolissime rappresentano la quasi totalità di quelle operanti nel territorio e sono prive attualmente di qualsiasi sostegno amministrativo.

In conclusione, credo che per favorire lo sviluppo del proprio territorio l’Amministrazione comunale debba promuovere nuove idee e nuovi progetti, elaborare un proprio piano di sviluppo comunale da mettere in relazione con il territorio circostante. Il lavoro e lo sviluppo si creano andando a valorizzare ciò che è presente dandogli visione e prospettiva, sapendo che vicino a noi la città di Roma per molte attività può esserne il “consumatore” finale.

Sarebbe deleterio fermarsi ad attendere che qualcosa riparta solo nell’edilizia, la cui crisi è stata un durissimo colpo per migliaia di famiglie alatrensi.

Dobbiamo ridare fiducia e speranza, cercando sempre più il coinvolgimento dei cittadini, delle altre istituzioni e dei soggetti privati, che, sono certo, sapranno cogliere le opportunità. Sono convinto che la nostra comunità crede nelle proprie potenzialità, è capace di intraprendere il proprio sviluppo e creare il proprio futuro. Ma solo se le politiche comunali saranno diverse.

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...