Per Alatri, l’occasione del Giubileo

@MaurizioCianfrocca

Ho letto  sul Sole 24 Ore di qualche giorno fa un articolo in cui si parlava del Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco che inizierà i prossimo 8 dicembre per terminare il 20 novembre 2016.  Sono previsti più di 40 milioni di pellegrini, anche in virtù del fatto che in questi ultimi anni  il turismo religioso  ha registrato un incremento importante e sempre più svariate sono le mete che, oltre a quelle classiche e tradizionali, Roma, Assisi e Padova,  si vanno ad aggiungere all’offerta per tutti i pellegrini. Al che , leggendo tutti questi numeri ho pensato ma Alatri, con le straordinarie testimonianze religiose , potrà in qualche modo intercettare una minima percentuale di questi pellegrini per far conoscere loro il Miracolo Eucaristico, il Mantello di San Francesco , le Reliquie del settimo Papa Sisto I,  il numero infinito di reliquie conservate nelle varie chiese della nostra città, la Beata Cimatti e le tante stupende chiese ?

Abbiamo a portata di mano un’ occasione straordinaria per divulgare le nostre ricchezze: il Miracolo dell’Ostia incarnata è uno dei quattro miracoli Eucaristici riconosciuti dalla Chiesa, riconosciuto da una bolla papale ma , nonostante questo, sconosciuto ai più . Ma abbiamo la percezione della potenzialità di queste testimonianze ? Riusciamo a capire  il ruolo che potrebbe ricoprire Alatri  quando un giorno queste verranno , speriamo, divulgate nella maniera  che meritano ?  Ma non bisogna aspettare nessuno, bisogna muoversi,  c’è l’esigenza di mettersi in testa una volta per tutte che questi sono i temi che bisogna affrontare in maniera seria e decisa per sviluppare la nostra città. In altre realtà si fa molto di più  con molto meno. E allora? Sarebbe stato il caso , ad esempio, di partecipare nel mese di ottobre  alla prima edizione della Borsa del Turismo Religioso Internazionale nella quale tutti gli operatori  si sono adoperati per affrontare al meglio un evento così importante come il Giubileo.

Bisogna necessariamente entrare in questi circuiti in maniera da rappresentare una meta raggiungibile per tanti pellegrini. Si abbia il coraggio di spendere in maniera saggia qualche risorsa per approfittare di questa presenza così massiccia di turisti e visitatori che, oltre all’aspetto religioso, avrebbero da ammirare anche le nostre antiche bellezze. Anche queste, anzi  soprattutto queste,  sono le strade da intraprendere se si vuole almeno tentare di dare un’identità nuova e proficua alla nostra Alatri.

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