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Sabato 7 Novembre alle 16.00 in contrada Fiume. Un appuntamento importante al quale il Comitato “La Valle del Cosa” (presidente Tiziano Latini) ha invitato, con i cittadini, il Sindaco, la Giunta, i consiglieri comunali, tutte le autorità preposte alla sicurezza.
All’ordine del giorno il pericolo rappresentato dallo stato di precarietà del ponte sul fiume Cosa, indebolito per l’erosione dei muri su cui poggia. Non è un problema di questi giorni, anche se solo dopo la decisa presa di posizione del Comitato, il comune ha provveduto a chiudere il passaggio. “Un provvedimento che doveva essere preso subito dopo il primo allarme che abbiamo lanciato. Adesso, il recupero del ponte, sarebbe già dovuto essere un caso chiuso”, commentano gli esponenti del Comitato.
È dal 2011, infatti, che è evidente lo sfaldamento degli argini di quel tratto del fiume, dovuto alle intense piogge e all’inesistente manutenzione ordinaria, ma dall’autunno del 2013 il cedimento è diventato inarrestabile. E da quel momento i cittadini della zona hanno intensificato le richieste di intervento rimaste, però, senza risposta. La chiusura disposta oggi dal comune prende atto dello stato di pericolo. Serve, però, con urgenza l’intervento di ricostruzione dei tratti di argini e di mura che hanno ceduto, perché il ponte collega la parte più periferica al centro della contrada e serve, soprattutto alle persone più anziane, per recarsi a piedi nella chiesa parrocchiale o nei negozi vicini. Oggi è urgente il ripristino con opere di messa in sicurezza del ponte, domani la pulizia e la manutenzione costante del letto del fiume per evitare che il danno si ripeta. Nell’incontro si parlerà anche dei disservizi dell’Acea nella fornitura del servizio idrico, che a Fiume costa come nel resto della città ma spesso è peggiore (non c’è bisogno di commenti). Sabato si attendono impegni seri e fatti che, come si diceva una volta, sono i “soli fatti che contano“.